Debiti PA. Palazzo Chigi: “Lo Stato può pagare tutti”
Palazzo Chigi risponde alle indiscrezioni di stampa e ai dubbi di chi avanzava difficoltà dello Stato di onorare i debiti della Pubblica Amministrazione.
Secondo il Sole 24 Ore mancavano all’appello 20 miliardi, questa almeno la denuncia riportata dal quotidiano economico-finanziario sui dati di varie associazioni di categoria, che dal canto loro concentrano le loro contrarietà sull’operato del governo: «Renzi non ha mantenuto le promesse», dicono. L’esecutivo però rimanda al mittente ogni critica. In una nota precisa infatti che dal pagamento rimarrebbe fuori “solo quella quota su investimenti, stimati tra i due e i tre miliardi di euro, per i quali i soldi ci sono, ma il problema è il rispetto del 3% sul deficit”.
Evitiamo “confusione”
La nota di Palazzo Chigi precisa: “Cerchiamo di fare un po’ di ordine sulla questione dei debiti della Pubblica Amministrazione per evitare che informazioni parziali contribuiscano soltanto a creare confusione”, si legge. “Il dato di partenza è il seguente: oggi lo Stato non è in grado di avere una mappatura chiara, una fotografia certa dei debiti cui deve fare fronte. È il motivo per il quale la fatturazione elettronica, che abbiamo introdotto tra le novità della riforma della Pubblica Amministrazione lo scorso giugno, è lo strumento chiave per determinare, d’ora in avanti, il chi, il quanto e il quando dell’impegno preso dallo Stato nei confronti dei suoi creditori”.
Sistema di pagamento entro 30 giorni
Quindi si legge ancora: “Primo punto: abbiamo realizzato il sistema -prosegue la nota- che permetterà di controllare se tutti gli enti centrali pagano a 30 giorni. Adesso va esteso anche alle amministrazioni locali e il sistema girerà definitivamente. Secondo punto: tutti i soggetti che hanno un debito verso la Pa sono oggi – grazie all’accordo tra governo, banche e Cdp- in condizione di essere pagati. Purtroppo devono sottostare a una procedura che prevede la certificazione del credito sul sito del governo. Ma se l’operazione è complicata dal punto di vista procedurale, il concetto è molto semplice”.
Nella condizione di pagare “TUTTI i debiti”
“Entro il 21 settembre -viene assicurato- abbiamo messo a disposizione i soldi per pagare tutti i debiti di parte corrente. Purtroppo non tutti sono stati pagati perché il procedimento richiede un comportamento attivo (registrazione) da parte delle aziende. In un mondo normale il pagamento dovrebbe essere automatico. Purtroppo l’assurdo meccanismo del passato e l’inefficienza di molto enti locali impone di usare questa procedura. Ma – questo e il punto chiave – lo Stato si è messo nelle condizione di pagare TUTTI i debiti”.
tratto da rainews24.it 21.09.2014