Crisi, Bce: cresce la disoccupazione e cala il Pil…
Le condizioni del mercato del lavoro nell’Eurozona “sono ulteriormente peggiorate negli ultimi trimestri” e le previsioni “suggeriscono nel breve termine un ulteriore incremento della disoccupazione”. Questa la previsione della Bce, nel bollettino mensile. La Banca centrale europea si aspetta inoltre “un ulteriore indebolimento del Pil Ue nell’ultimo trimestre dell’anno, con una debole ripresa nel 2013”.
“L’economia”, continua Francoforte, “dovrebbe iniziare a recuperare gradualmente nel prosieguo del 2013 – poiché l’orientamento accomodante della politica monetaria della Bce e il netto miglioramento del clima di fiducia nei mercati finanziari si trasmetteranno alla domanda interna del settore privato – e il rafforzamento della domanda esterna dovrebbe sostenere la crescita delle esportazioni”.
“Il Consiglio direttivo continua a ritenere che vi siano rischi al ribasso per le prospettive economiche dell’area dell’euro”, spiega ancora l’Eurotower, “Tali rischi sono connessi in prevalenza alle incertezze sulla risoluzione delle questioni del debito sovrano e della governance nell’area dell’euro, ai problemi geopolitici e alle decisioni di politica di bilancio negli Stati Uniti, tutti fattori che potrebbero ripercuotersi sul clima di fiducia per un periodo più lungo di quanto ipotizzato al momento e ritardare ancora la ripresa degli investimenti privati, dell’occupazione e dei consumi”.
Bce: “Bene risanamento ma bisogna proseguire”
“Per promuovere la fiducia è fondamentale che i governi riducano ulteriormente gli squilibri sia di bilancio sia strutturali e proseguano nella ristrutturazione del sistema finanziario”, per quanto si siano già registrati “progressi significativi” su questo fronte. E’ quanto si legge nel bollettino mensile della Bce. “Proseguire sul percorso di risanamento delle finanze pubbliche dovrebbe ristabilire posizioni di bilancio solide”, si legge nel documento, “Sono già stati realizzati progressi significativi nella riduzione degli squilibri interni ed esterni e nel miglioramento della competitività”. “I continui interventi sul fronte delle riforme europee, strutturali e di bilancio dovrebbero rafforzarsi a vicenda e inviare un forte segnale ai mercati”, aggiunge Francoforte.
Bce: “Necessario ripristinare sostenibilità debito sul lungo periodo”
Nell’Eurozona, a livello di politiche di bilancio, “rimangono aperte alcune importanti sfide di breve periodo. In particolare, è innanzitutto necessario ripristinare la sostenibilità di lungo periodo del debito pubblico”. E’ quanto scrive la Bce nel Bollettino mensile di dicembre, aggiungendo che, in ogni modo, “la risposta delle politiche di bilancio alla crisi del debito sovrano si è finora dimostrata esauriente sotto molti aspetti”, in particolare, per “l’entità del risanamento che ha visto aggiustamenti strutturali di rilievo nei Paesi dell’area dell’euro sottoposti a programmi Ue/Fmi, per i progressi nel rafforzamento dell’assetto della governance europea, per il dibattito attualmente in corso su come completare la Uem attraverso l’integrazione finanziaria, fiscale, economica e politica”.
Tagliate le stime sulla crescita
Gli economisti della Banca centrale europea hanno abbassato le loro stime sulla crescita dell’area euro per il 2012 (fra -0,6% e -0,4%) e 2013 (fra -0,9% e +0,3%), formulando una previsione di crescita fra 0,2 e 2,2% per l’anno successivo. Le stime di tre mesi fa indicavano un Pil fra -0,6% e -0,2% per il 2012 e fra -0,4% e 1,4% per il 2013. Più moderate anche le previsioni d’inflazione, ora attesa al 2,5% medio per il 2012, fra l’1,1% e il 2,1% per il 2013 e fra lo 0,6% e il 2,2% l’anno successivo.
tratto da tgcom24.it
13 dicembre 2012