Confindustria sposta più in là la ripresa
“L’Italia è ancora in recessione, per il sesto trimestre consecutivo. E’ la seconda contrazione dell’economia in cinque anni, dall’inizio della crisi. Il nostro Paese è immerso in una profonda contrazione della domanda interna e della produzione, nella quale è ricaduto senza avere mai lontanamento recuperato i danni della precedente crisi”. E’ questo il panorama deolato e desolante del rapporto ‘Scenari economici: sulla ripresa grava la cappa dell’incertezza e della sfiducia, sostiene il Centro studi di Confindustria.
“L’orizzonte è ulteriormente offuscato dall’indeterminatezza dell’esito delle prossime scadenze elettorali”.
La crisi sarà più lunga
Il Csc prevede “che la crisi continuerà ancora per tutta la prima meta del 2013, ma a ritmi attenuati, lasciando il posto a una debole ripresa a partire dalla fine dell’anno prossimo. Nel complesso, rispetto alle stime elaborate in settembre, durerà un trimestre in più ma la perdita di prodotto non risultera cumulativamente maggiore per via di un profilo smussato dai dati della scorsa estate. Cosicché la variazione del Pil nel 2012 F meno negativa di quanto atteso: -2,1% da -2,4%. In compenso sara più ampia nel 2013 (-1,1% da -0,6%). Nel 2014 è previsto un modesto recupero: +0,6%”.
Nel nuovo scenario, sottolinea Confindustria, “l’inizio del recupero è spostato al quarto trimestre 2013, dal secondo”. “Avremo – spiega Luca Paolazzi, direttore del Centro studi di Confindustria presentando il rapporto – una variazione del Pil prossima allo zero nel terzo trimestre del 2013, poi ci sara un +0,2% nel quarto e rimarrà costante”.
I costi del rilancio
Per realizzare un’espansione degli investimenti a ritmi analoghi a quelli del decennio pre crisi servono finanziamenti aggiuntivi per 90 mld in 5 anni. Un gap finanziario che salirebbe a 196 mld se il credit crunch continuasse a tagliare i prestiti alle imprese del 2,5% annuo.
Il lavoro che non c’è
Il tasso di disoccupazione raggiungera’ l’11,1% a fine 2012 (10,6% in media d’anno) e
salira’ al 12,2% a fine 2013 (l’11,8% in media d’anno), contro il 10,7% e il 12,5% rispettivamente attesi nel rapporto di settembre. E’ l’ultima stima del Centro studi di Confindustria. Per il 2014 il tasso sara’ pari al 12,4% in media d’anno, che
arriva al 13,6% se si includono le ore di cig utilizzate.
tratto da rainews24.it
Roma, 11-12-2012