ATTENZIONE : INTERESSI GONFIATI SUI MUTUI CASA DA PARTE…
Può una banca trattenere dai nostri conti correnti più di quanto dovuto? Ovviamente no, ma spesso e volentieri lo fa, e sta al cliente vigilare in questo senso affinchè le norme di legge vengano pienamente rispettate. Ancor di più nel caso dei mutui ipotecari per l’acquisto della casa, dove si segnalano le maggiori violazioni.
MUTUI – Nel contratto tipo per un mutuo ipotecario esistono varie clausole fra le queli l’interesse nominale annuo e l’interesse di mora. Il primo è il normale tasso d’interesse, ovviamente sempre al di sotto del “tasso soglia” (deciso ogni tre mesi dalla Banca d’Italia) sopra il quale scatta il reato di usura, mentre il secondo è un tasso d’interesse ulteriore da riconoscere in caso di mancato pagamento di una o più rate, che solitamente si aggira intorno al 3%. La somma dei due tassi, ove subentrasse anche il tasso di mora, non può a sua volta superare il tasso di soglia, situazione che invece si verifica più spesso di quanto non si creda. E in quel caso, è bene saperlo, la banca infrange la legge.
COME DIFENDERSI – Nel momento in cui viene superato il tasso di soglia il contratto è automaticamente nullo, e consente al cliente – per via legale – non solo di chiedere la restituzione degli interessi non dovuti, ma anche di non pagare quelli futuri (art. 1815 comma 2 Codice Civile), proprio perchè un contratto usurario è da intendersi nullo all’origine. Per controllare se esistano anomalie è nercessario richiedere alla propria banca l’estratto conto, il contratto di conto corrente o il contratto di finanziamento per mutuo (tutti documenti che la banca è obbligata a fornire per legge, insieme a tutti i documenti degli ultimi 10 anni). E’ possibile fare verifiche anche su conti correnti già chiusi, purchè da meno di 10 anni.